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Serata 14 marzo 2017 – Il canale del Savena

IL CANALE DEL SAVENA.

Nella serata del 14 marzo, il Rotary Bologna Valle del Savena, è stato ospite del Rotary San Giorgio di Piano Giulietta Masina. Cornice dell’interclub la bella Villa Orsi presso Funo. il relatore/socio, il Dott. Marco Poli, Segretario generale della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna dal 1994 al 2006. Tra il 1990 e il 1995 ha svolto l’attività di amministratore del Comune di Bologna sia come Consigliere Comunale, che come Assessore (Ambiente, Pubblica Istruzione, Traffico, Bilancio, Finanze, Servizi Demografici). Grande esperto e conoscitore di storia bolognese, autore di numerose pubblicazioni, è stato componente della Commissione Toponomastica del Comune di Bologna, Vice Presidente della Famèja Bulgnèisa e dal 1998 collabora con “Il Resto del Carlino”. Dal 1995 al 2004 è stato “Cultore della materia” presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna nei corsi di Storia Economica Europea e di Storia dell’Industria e del Commercio. Dal 1995 è membro della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna; dal dicembre 2000 è componente del Consiglio Direttivo della stessa Deputazione. Nel 2004 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica dal Presidente Ciampi.

In un clima di grande amicizia e cordialità, il Dott. Poli ha narrato la storia del famoso canale savena, canale artificiale della pianura bolognese costruito dal Comune nel 1176.Origina dal torrente Savena alla chiusa di San Ruffillo (nel territorio sud orientale del comune di Bologna), eretta nel 1221e successivamente modificata più volte.

Dapprima con corso parallelo all’alveo del Savena, lambendo la base della Collina di Monte Donato, se ne distacca per entrare in città a porta Castiglione dopo avere alimentato, un tempo, alcuni mulini ,il molino Parisio, il molino della Foscherara e il molino di Frino o “Tamburi” oggi inattivi. In città, una sua diramazione completamente tombata, assume il nome di canale Fiaccalcollo o Fiaccacollo, ha rilevante pendenza (il toponimo Fiaccalcollo sta a significare un andamento impetuoso e ripido) e un tempo alimentava il fossato esterno alla Cerchia Muraria delle 18 Porte (detta impropriamente “Cerchia del Mille”). Nel suo percorso sotterraneo in città, assai articolato con affluenti e defluenti, mescola in parte le sue acque con quelle del canale di Reno e del torrente Aposa (tratto che assume il nome di canale delle Moline). In epoca medievale alimentava una serie notevole di piccoli opifici posti lungo il suo corso cittadino.

Uscito dalla città nella zona di porta Galliera, è incanalato (fra Bologna e Malalbergo) in parte nell’antico alveo del torrente Savena (detto “Savena Abbandonato”), diventa un vero e proprio canale di bonifica e percorre la pianura bolognese con andamento da sud a nord, sostanzialmente parallelo al canale Navile, col quale è anche collegato dal canale di bonifica Diversivo, che gli scarica le acque in eccesso del Navile, appunto. Sfocia nel Reno, da destra, presso Gandazzolo, a valle della confluenza del canale Navile. Nel tratto cittadino ha portate oscillanti fra 0,5 e 2 metri cubi al secondo, ma nella pianura le sue portate massime possono decuplicarsi in occasione delle piene. Raccoglie anche una parte degli scarichi meteorici della città di Bologna. Ha funzione essenzialmente irrigua e di bonifica.

Numerosi canali di bonifica hanno a che fare col canale di Savena: fra essi vi sono gli affluenti, tra cui lo Zenetta di Quarto, che riceve nei pressi di Lovoleto, frazione del comune di Granarolo dell’Emilia, e il canale Diversivo, nonché le varie deviazioni tra cui il canale Allacciante Circondario.

La sua gestione ed il suo utilizzo sono soggetti sia al Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Savena, sia al Consorzio della Bonifica Renana.

Dopo decenni d’oblio, fra il 1997 ed il 1998 è stato attuato il recupero degli affacci dai ponti sul tratto non interrato del canale delle Moline, che corre fra due cortine di case parallele a via Augusto Righi e via Bertiera (in corrispondenza delle vie Malcontenti, Piella e Oberdan).

Dopo le consuete domande del dopo relazione, i presenti hanno ringraziato il Dott. Poli per la piacevolissima serata e per far si che la storia della nostra città sia sempre nelle menti dei bolognesi.