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Conferenza Prof.Laura Pasquini-Demoni nel Medioevo 29 febbraio interclub Rcbologna Valle del Savena lions Club bologna Valle Samoggia

Il 29 febbraio al Savoia hotel conferenza della prof.Laura Pasquini Su “I demoni nelle rappresentazioni iconografiche”
Si riporta una breve sintesi ad opera della stessa prof.Pasquini della sua relazione che ha affascinato I soci del RcBologna Valle del Savena per la profonda conoscenza ed eccellenza della prof.Laura Pasquini storica dell’arte e archeologa del periodo Cristiano ravennate e di Costantinopoli ordinario alla Università di Bologna Unibo.

“A quando risalgono le prime rappresentazioni del Diavolo e dell’Inferno? E come si sono evolute dalle più antiche manifestazioni meramente allusive del VI secolo sino agli esiti più maturi, per quanto a volte ripetitivi e un po’ naïfs, che condussero alle innovative intuizioni del Rinascimento? Il volume dedicato a “Diavoli e inferni nel Medioevo” presentato nella conferenza di Laura Pasquini potrebbe fornire alcune utili risposte, delineando, attraverso l’analisi di un vasto apparato illustrativo, la formazione e lo sviluppo delle raffigurazioni dell’aldilà, a partire dalle prime iconografie di quello che si può definire il “bestiario del Maligno”, mediante la messa in scena di parabole particolarmente significative e dedicando ampio spazio alle rappresentazioni delle tentazioni di Cristo e alle prime immagini di esorcismi. Il percorso prosegue indagando le rappresentazioni del secolo XI, in cui, con l’incremento della lotta alle eresie, il demonio e il suo regno intensificheranno le loro comparse in sistemi iconografici già noti e in soluzioni figurative fino ad allora inusitate. Ciò consente all’autrice di analizzarne le fattezze e di definirne le raffigurazioni che nel corso dei secoli XII e XIII si organizzano in composizioni complesse e articolate, nelle quali l’Inferno e il suo principe acquisiscono un rilievo sempre più imponente. È l’Inferno dantesco, di cui vengono analizzate le possibili fonti ispiratrici di matrice iconografica e letteraria, a costituire lo snodo cruciale che, a partire dal terzo decennio del secolo XIV, favorisce la formazione di alcuni peculiari moduli espressivi, adottati da quel momento in poi per illustrare l’immagine del demonio e di un Inferno rigidamente suddiviso in base alla classificazione dei peccati.”

In Interclub con il Lions Club Valli Lavino Samoggia, la serata ha avuto come oggetto l’interessante intervento della Prof. Laura Pasquini, storica
dell’arte dell’Università di Bologna e autrice di saggi sulla iconografia medioevale e di archeologia, che ha intrattenuto i presenti con una
dissertazione sulla rappresentazione del diavolo dall’antichità al Medio Evo.
Partendo dal bestiario demoniaco del Nuovo Testamento con le prime raffigurazioni iconografiche del demonio, presentato appunto con forme animalesche ( serpente, capro,uccello), si passa solo in epoca alto medioevale a una rappresentazione con forme antropomorfe, all’inizio solo accennate poi sempre più complesse in forma di omuncolo deforme o angelo nero caduto agli inferi. Queste immagine fanno comunque riferimento a divinità o figure antiche, dal pantheon celtico agli egizi e intervengono il più delle volte nei racconti delle tentazioni dei santi ( Sant’Antonio) o del Cristo, in pratiche
esorcistiche o più tardi nel patto con il diavolo, evento rivisitato a più riprese in tutte le epoche fino ai nostri giorni.
Una netta cesura e cambiamento nella rappresentazione demoniaca si ha con le narrazioni dantesche dell’Inferno nella Divina Commedia, mediante l’introduzione del diavolo a tre facce, recupero anch’essa di antiche immagini, artefice e protagonista dei supplizi dei dannati.
Nel corso del medio evo si avrà poi una evoluzione dell’iconografia verso tutto ciò che può ispirare il male e la deviazione dalla retta via con l’introduzione di figure femminili o stregonesche.
La puntuale risposta da parte della Prof. Pasquini ad alcune curiosità dei convenuti ha conculso la stimolante serata.