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Visita del club alla Rocchetta Mattei: un gioiello nell’Appennino Bolognese

Il 13 di Aprile il Rotary Club Bologna Valle del Savena, dopo aver visitato il Borgo La Scola, si è recato presso la Rocchetta Mattei, altro luogo caratteristico della zona di Riola di Vergato, nella provincia di Bologna, nel cuore dell’Appennino Bolognese. l castello definito “Rocchetta Mattei” deve il suo nome al conte Cesare Mattei (1809-1896) che lo fece edificare sulle rovine di una antica costruzione risalente all’XIII secolo, la Rocca di Savignano, La struttura del castello fu modificata più volte dal conte durante la sua vita e dai suoi eredi, rendendola un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili diversi: dal neomedievale al neorinascimentale, dal moresco al Liberty. Cesare Mattei nell’elaborazione della sua Elettromeopatia tenne in considerazione diversi tipi di pratiche paramediche già esistenti, tra cui le teorie di Samuel Hahnemann, il fondatore dell’Omeopatia. Dopo le prime sperimentazioni, iniziò la produzione degli stessi preparati elettromeopatici esportandoli anche all’estero. Nacque un deposito centrale a Bologna, fino ad arrivare nel 1884 ad avere 107 punti di distribuzione in tutto il mondo. Per dedicarsi ai suoi medicamenti e al proseguimento dei lavori della sua dimora e clinica, Cesare Mattei affidò la gestione finanziaria delle sue attività al nipote Luigi, il quale causò una gravissima crisi economica all’insaputa del conte. Una volta scoperto l’inganno, Mattei diseredò i familiari, e, affidandosi al suo collaboratore Mario Venturoli riuscì a risollevarsi. In segno di riconoscenza, il conte nel 1888 decise quindi di adottarlo. Negli anni di  Mattei presso la Rocchetta trovarono lavoro e benessere molte famiglie della zona e Riola conobbe un periodo di eccezionale sviluppo e prosperità, anche grazie alla stazione ferroviaria voluta dal conte per i suoi pazienti. Dopo il 1904, Mario Venturoli proseguì i lavori al castello e continuò le pratiche curative del padre adottivo, nonostante l’Elettromeopatia rimanesse sostanzialmente un mistero. Le spoglie di Cesare Mattei, secondo le volontà del suo testamento, trovarono riposo all’interno di un monumentale sepolcro nella cappella della sua Rocchetta. Dopo essersi immersi in questo mondo la gita non è finita, ma è proseguita presso Villa Aria, residenza della socia Flavia Ciacci Arone di Bortolino.

Per informazioni e prenotazioni: bolognasavena@rotary2072.org